Autor Tema: Milan 11 de Julio , a rodar de nuevo ................  (Leído 4509 veces)

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Desconectado Monkeyman

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Milan 11 de Julio , a rodar de nuevo ................
« Respuesta #45 on: Julio 13, 2006, 09:40:30 am »
Los Stones EN VIVO fueron, son y serán INSUPERABLES ... los que critican su performance en vivo no deben haber escuchado otras bandas de Rock. Lo que SI puedo afirmar... es que Ronnie hace mucho que ha declinado su "rendimiento" en vivo ... si uno compara sus performances de 1975-77 y las de 1997-06 .... hay una abismal diferencia!!!
El resto de los Stones siempre a mantenido una regularidad en sus actuaciones, pero como BANDA EN VIVO son UNICOS.

Lucas.
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Desconectado capetruza

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« Respuesta #46 on: Julio 13, 2006, 09:52:12 am »
El show del 21/2 no estuvo rozando la perfeccion? Lo q brindo la banda musicalmente y su despliegue fue algo extraordinario.

Desconectado venezuelastones

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Milan 11 de Julio , a rodar de nuevo ................
« Respuesta #47 on: Julio 13, 2006, 10:31:04 am »
Cita de: "Monkeyman"
Los Stones EN VIVO fueron, son y serán INSUPERABLES ... los que critican su performance en vivo no deben haber escuchado otras bandas de Rock. Lo que SI puedo afirmar... es que Ronnie hace mucho que ha declinado su "rendimiento" en vivo ... si uno compara sus performances de 1975-77 y las de 1997-06 .... hay una abismal diferencia!!!
El resto de los Stones siempre a mantenido una regularidad en sus actuaciones, pero como BANDA EN VIVO son UNICOS.

Lucas.

Amen Lucas, Ronnie no es ni la sombra de lo que era, para muestra, recomiendo escuchar boots de la gira del 75-77.  Especialmente Midnight Rambler y YCAGWYW.

Desconectado rogerriffin

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Milan 11 de Julio , a rodar de nuevo ................
« Respuesta #48 on: Julio 13, 2006, 11:00:16 am »
1. Siempre seràn la mejor agrupacion en vivo, eso q ni que...

2. Claro q van en decadencia, pero nunca nadie les ha ganado ni en eso, son lo màximo y en decadencia siguen siendo lo màximo!

No me puedo explicar como gente joven y talentosa no puede levantar tantas multitudes como ellos, desde 1975 llenan estadios como nadie!

Mick ya solo corre una vez de lado a lado

Ronnie ya no brinca como antes, ni se esta moviendo de un lado para otro

Charlie... LE PEGA MAS FUERTE!!!

Keith... Keith es Keith :D
Rock`n`Roll, Let`s Go!!!
Keith, Mèxico 1995.
Disculpen por la tardemia!
Mick, Monterrey 2006.

"Pon a los Stones para aterrizar mejor!" M-Clan

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« Respuesta #49 on: Julio 14, 2006, 05:29:16 am »
Stadio San Siro esaurito per gli ultrasessantenni del rock È tricolore la festa dei Rolling Stones Jagger in italiano: «Materazzi e Keith? Hanno in comune problemi di testa»  STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO
MILANO - «Materazzi e Keith Richards? Hanno una cosa in comune, dei problemi di testa»: lo dice in italiano Mick Jagger al termine del terzo brano. Poco prima aveva inneggiato agli Azzurri. Tricolori sul palco (seppure a forma di linguaccia ad adornare la tracolla delle chitarre), tricolori sul prato del Meazza e anche qualche fuoco rosso avanzato dai festeggiamenti. Alla fine, dopo «Satisfaction» - ultimo bis dal titolo quanto mai appropriato - sul maxischermo vengono proiettati i gol della finalissima e sul palco arrivano Del Piero e Materazzi per un’apoteosi un po’ stonata ma contagiosa: «Siamo i campioni del mondo» (al ritmo di po-po-po-po-po-poo) e «Chi non salta un francese è». E’ stato davvero un postumo del mondiale berlinese questo concerto a San Siro degli Stones, che si proponevano - come nell’82 a Torino - come gli amuleti dell’Italia calcistica. All’inizio un boato li accoglie al centro di un megapalco così grande da far sembrare piccolo lo stadio.

Mick attacca «Jumping Jack Flash» con un frac argentato. E’ l’unico insieme a Richards a muoversi davvero. Gli altri sono fermi come sfingi. «Fantastico vedervi tutti qui», dice Jagger in italiano. Ron Wood è appena uscito da una cura disintossicante, Keith dall’ospedale per una tremenda botta sul cranio (ma perché tuffarsi a testa in giù da una palma?), gli altri qualche acciacco ce l’hanno e si vede. Forse noi italiani, abituati ai miracoli negli stadi, non ci facciamo caso. Ma ieri sera di miracoli gli Stones ne hanno fatti tanti: registrare il tutto esaurito con prezzi assolutamente altissimi; andare in scena nonostante l’età, le rughe, la temperatura altissima; dar vita ad un dignitoso juke box delle loro canzoni più popolari in un contesto festoso e un po’ latino, trascinante per almeno tre generazioni di spettatori. Ci sono tutti per i vecchi Leoni: Caterina Caselli, Gianni Morandi, Eugenio Finardi, Ligabue («Per me gli Stones sono il suono del rock»). Jagger non è in grande forma vocale, arrugginito e impreciso in «Jumping Jack Flash», non migliora in «It’s only a rock and roll».

Ma la situazione va via via decollando, e le battute in italiano accattivano simpatia. Finché dopo una quasi acustica «Street of love» arriva - in italiano - «Con le mie lacrime» («As tears go by»), l’unico brano inciso nella nostra lingua dagli Stones (mai eseguita dal ’66 e recentemente riproposta dagli Stadio). I giovani sono sorpresi, i meno giovani si commuovono. In molti ridono di gusto perché l’enfasi italica è esagerata. Come alla prima mondiale di Boston lo scorso anno, in questo «A Bigger bang tour» è la musica che fa da padrona. Avvolgente, penetrante. Abbondanza di strumenti, coriste e una produzione eccelsa. Il palco è una piazza d’armi con ai lati due castelli alti 5 piani a forma di semiellisse che ospitano una manciata di fan privilegiati. Fra i due colossi il megaschermo. Ovunque bocche di fuoco che sparano botti e fiammate, senza contare effetti speciali come il pezzo di palco che si stacca dalla struttura principale e, carico di Stones, fende la folla fino a collocarsi sul lato opposto del prato. Riappare, con un sistema di gonfiaggio, la solita oltraggiosa linguaccia rossa. La maratona musicale corre fra «Miss you», «Under my thumb», la recente «Rough Justice», l’intramontabile «Honky Tonk Woman». Gia visti? Sì, ma chi resiste a «Start Me Up» con un Jagger che, almeno per un po’, ancheggia come ai bei tempi e percorre l'immenso palco con il suo esilarante passo da papero? Un mistero, quello dell’intramontabilità degli Stones, che Jagger affrontava già 15 anni fa: «Siamo come una capanna cadente, il tetto fa acqua, le porte cigolano e il cesso non funziona: eppure la gente fa la fila per visitarla». Prima dei bis, sul maxischermo, i gol della finale azzurra e un tripudio di luci: bianche, rosse e verdi.
Mario Luzzatto Fegiz
12 luglio 2006

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jackstones
« Respuesta #50 on: Julio 14, 2006, 08:23:04 pm »


mas fotos..

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jackstones
« Respuesta #51 on: Julio 15, 2006, 06:15:05 pm »

Desconectado Justones

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Milan 11 de Julio , a rodar de nuevo ................
« Respuesta #52 on: Julio 15, 2006, 08:47:25 pm »
Jack, muchísimas gracias por pasar este videito,está fantástico. A esta marcha yo creo que en unas semanas ya va a estar rodando más de un bootleg por todo el mundo, bueno, por lo menos aca en México.